Dalla Centuratio romana al primo nucleo abitato
Conquistato un territorio, i Romani erano soliti tracciare su di esso un sistema ortogonale di strade, generalmente a maglia quadrata, quale prova esteriore dell’avvenuta colonizzazione ed asservimento alla cultura Capitolina. L’area compresa tra Capua (oggi S.Maria C.V.) e Calatia (nei pressi dell’attuale Maddaloni) risulta appunto scandita dal sistema della Centuratio, giunta quasi integralmente fino ai nostri giorni. Essa inglobando preesistenze locali, legate alla fiorente civiltà etrusca ivi insediatasi, divenne il supporto, l’elemento ordinatore dei numerosi nuclei abitati che, dopo la colonizzazione romana, cominciarono a delinearsi nella piana, prima secondo una direttrice ben precisa, lungo la consolare Appia Antica, poi a mò di costellazione tra le maglie della centuriazione.
Ben presto i numerosi borghi e casali, primitiva armatura urbana dell’area, sotto la spinta degli avvenimenti che interessarono la regione, crebbero trasformandosi in veri e propri agglomerati urbani, tra cui la cittadina di Recale ubicata nei pressi della consolare Appia Antica. Lungo uno dei decumani a valle di quest’ultima cominciò infatti a delinearsi, in data piuttosto incerta e probabilmente sul luogo di un preesistente insediamento umano, il primo nucleo abitato, che la tradizione orale identifica nel rione attualmente noto come “Cittadella”.
Tuttavia, nonostante la denominazione lasci pensare all’esistenza di un insediamento urbanisticamente ben definito, i pochi resti dell’originaria struttura risultano poco esaustivi nell’avvalorare la succitata tesi.
Successivamente la crescita del centro avvenne secondo le direttrici est-ovest e nord-sud definite dalla Centuratio Romana, cardini dell’attuale struttura urbana.